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Secondo anno con voi
E così è iniziato anche il 2023, anno nuovo ma Alfa Romeo d’epoca, perché anche se ci sono persone che vedono l’auto come nient’altro che un mezzo di trasporto, magari elettrica, e vogliono che sia il meno problematica possibile dal punto di vista normativo, meccanico, fiscale, ce ne sono per fortuna altrettante che la pensano diversamente. Dal punto di vista degli appassionati, i fattori che influenzano i nostri sensi sono importanti quanto l’aspetto del veicolo.
In primo luogo, c’è il senso del tatto: ma come si sente un veicolo? Il parametro più ovvio e più importante su cui questo ha un’influenza è l’esperienza di guida: quanto comunicativo è il volante, il cambio, i pedali? Gratificare il senso del tatto è importante anche a un livello più profondo: le persone non immaginano come la sensazione di un interruttore o della maniglia influenzi la loro impressione generale su un’auto. La maniglia della porta, per esempio, è il primo punto di contatto con un veicolo: realizzare quella di un’auto premium in plastica delude il proprietario prima ancora di aver visto l’interno.
Questo scontento non l’hanno mai provato 26 anni fa gli acquirenti della 156 che al primo contatto con quella bella maniglia sporgente, di metallo, capivano al primo istante di avere a che fare con una vettura importante, e leggendo la rivista capirete il perché. E poi c’è l’Alfa Romeo 33 che debuttò con la sua carrozzeria a due volumi e mezzo negli Anni ’80, una sfida ai canoni estetici dell’epoca vinta alla grande. Infine, per parlare del lavoro dei carrozzieri, abbiamo fatto un salto nel 1963 quando la prima Giulia 1.6 Promiscua prese servizio presso la Polizia Stradale con il compito di vegliare sulla nostra sicurezza. Quasi cinque lustri sono passati da quando il Museo Nicolis ha aperto i battenti, e ancora oggi è della tecnologia nel nostro Paese, ne abbiamo parlato con la sua presidente Silvia Nicolis. Ci sono poi i rimpianti di uno “sfasciacarrozze” innamorato delle macchine, se poi è un’Alfa Romeo GT 1750 tutto il resto è… rottame. Da chi le rottama a chi le restaura, a Pinerolo c’è un artigiano che con la sua struttura riporta in vita vecchie Alfa, ma bisogna avere pazienza, anche un paio di anni. E poi un po’ di motorsport: vi racconteremo la seconda vita dell’ing. Chiti dopo l’Autodelta. E per finire l’ultima delle GTA 1300 Junior.
Tanti contenuti, e più pagine, per il primo Profumo di Alfa dell’anno. Per inaugurare il nuovo corso da questo numero abbiamo la contro copertina in stile “Domenica del Corriere”, disegnata da Antonio Molino che, come faceva suo zio Walter, ci ha illustrato il dietro le quinte dello spot realizzato 26 anni fa per il lancio dell’Alfa Romeo 156.
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