Descrizione prodotto
Il libro è il catalogo della mostra dedicata all’iconico brand Iso Rivolta che si è tenuta presso il MAUTO di Torino dal 28.03.2023 al 24.09.2023 . Una mostra per riscoprire la straordinaria vicenda industriale di Iso Rivolta, marchio oggi spesso dimenticato, che testimonia l’ingegno italiano nella storia dell’automobile e del car design, recentemente rilanciato dalla nipote del fondatore. Nell’Iso-mondo ogni nome comincia per “Iso”.
Parlare di Isomoto, Isoscooter, Isocarro, Isociclo, Isoneve, della piccola Isetta e della granturismo Iso-Rivolta significa tuffarsi in questa Iso-Avventura. Fondata da Renzo Rivolta e in seguito guidata dal figlio Piero, Iso Rivolta seppe intuire e interpretare i gusti e il sentire del proprio tempo, seguendo – e ancor più spesso anticipando – i sogni e i bisogni di un’Italia che dal secondo dopoguerra si avviava al miracolo economico, culminando nei ruggenti anni Sessanta e impattando nei difficili Settanta.
Quella di Iso Rivolta è sempre stata una produzione varia e di altissima qualità costruttiva, tecnica e prestazionale: dagli scooter alle motoleggere mosse dall’iconico “motore a cilindro sdoppiato” come l’Isoscooter 125 e l’Isomoto 125 (con successive derivazioni e modelli sempre più sportivi) per muovere un Paese in ricostruzione, all’innovativa bubble-car Iso Isetta per “motorizzare gli italiani”.
Di grande successo anche i veicoli commerciali e lo scooter 150 F “Diva”: proposte che consentirono a Iso Rivolta di compiere il salto verso la produzione delle veloci, lussuose, comode e affidabili granturismo, come la GT 300/340 – la “coupé che si guida con il cappello” – la performante Grifo GL, la veloce berlina S4/Fidia e l’innovativa Lele, tutte caratterizzate dall’inedito telaio in lamiera di acciaio saldato elettricamente alla carrozzeria (monoscocca) ed i possenti motori V8 Chevrolet e Ford.
Sono questi autentici capolavori della tecnica e del design, tracciati da personalità come Ermenegildo Preti, Pierluigi Raggi, Giotto Bizzarrini, Giorgetto Giugiaro, Marcello Gandini ed Ercole Spada.