Descrizione prodotto
La prima auto elettrica omologata per la produzione in serie è nata in Toscana, in una villa del ‘700. Era il 1965, un progetto troppo innovativo per la mentalità e le tecnologie disponibili in quegli anni.
La storia dell’Urbanina, questa singolare autovettura elettrica, costruita alla fine degli anni ‘60 a Poggiadorno, sulle colline tra Santa Croce, Castelfranco e Fucecchio, sta in qualche modo dietro al Movimento Shalom. Chi la ideò e costruì si chiamava infatti Narciso Cristiani, ed era il padre di don Andrea. Si trattava di uno straordinario inventore, simile almeno nelle intenzioni, e anche nella “follia”, al grande Leonardo, nato appunto a distanza di pochi chilometri.
Ecco dunque che, poco più di un anno fa, si è formata l’Associazione l’Auto elettrica tra passato e futuro, presieduta proprio da don Andrea Cristiani, che ha dato vita a molte iniziative per valorizzare la storia della prima auto elettrica prodotta in serie, adesso anche ad un libro: “La nostra Urbanina. Avanguardia d’altri tempi”, che Antonello Biscini ha curato per La conchiglia di Santiago.
Nel libro c’è una vastissima scelta di foto e documentazione originale, tanto da ripercorrere lo sviluppo della tecnologia della Urbanina, dalle prime idee agli ultimi modelli prodotti. Sorprende tra l’altro scoprire come molte delle “innovative” caratteristiche delle modernissime auto elettriche di oggi erano state già realizzate, in una villa del ‘700 nella campagna toscana, quasi sessanta anni fa.
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