Descrizione prodotto
Il promettente asso scozzese Gerry Birrell era sul punto di raggiungere l’apice del motorsport quando perse la vita in un incidente lungo le curve veloci del circuito di Rouen-Les-Essarts nella Francia settentrionale.
Iniziò la sua carriera come meccanico per il fratello maggiore Graham, per poi fare il suo debutto su una macchina da corsa pochi giorni dopo il suo diciassettesimo compleanno. Tre anni dopo Gerry costruì la sua macchina e iniziò rapidamente a farsi una reputazione sia come meccanico che come collaudatore e pilota altamente qualificati.
Una volta trasferitosi a sud, iniziò a scalare il mondo delle corse automobilistiche. Le prime due stagioni lo hanno visto rivendicare titoli di campionato nelle nuove categorie Formula Vee e Formula Ford prima di passare alle più affermate, Formula, Tre e Due.
La svolta arriva nei primi anni ’70 quando diventa pilota ufficiale per la Ford Motor Company. Questo, unito alla sua carriera in monoposto, gli ha dato sicurezza, credibilità e gli ha aperto un vasto ventaglio di opportunità sia in pista che fuori pista, tutte valutate con il suo consueto metodo. Gerry era simpatico, autonomo, sicuro di sé ma mai arrogante. Le sue qualità da gentiluomo e il genuino interesse per le persone lo hanno visto stringere molte amicizie. Molti di quegli amici, rivali, giornalisti e familiari, tra cui la vedova Margaret, la figlia Kara e il fratello Graham, ricordano con affetto il tempo trascorso in sua compagnia. Tutti sentono ancora la sua perdita quasi 50 anni dopo la sua scomparsa.
Le opinioni variano sul fatto che alla fine avrebbe avuto successo in Formula 1 se la corsa alla Tyrrell fosse diventata realtà. Sarebbe stato più adatto alle gare di durata? O avrebbe cercato un ruolo all’interno della Ford Motor Company, che aveva chiaramente dei piani per lui? Purtroppo, non lo sapremo mai.
Profusamente illustrato con immagini inedite tratte da album di ritagli personali e archivi professionali, il libro è un resoconto completo e dettagliato della carriera di un corridore versatile, sottovalutato e spesso dimenticato e trascurato di immense promesse e capacità. Se non fosse stato strappato via da noi avrebbe sicuramente lasciato un segno indelebile nella storia del motorsport.
