Descrizione prodotto
Tutta l’evoluzione tecnica e le vicende sportive di questa gloriosa quanto “inaspettata” auto da rally racchiuse in un libro.La Fiat 131, nata come “pacifica” automobile per la famiglia, seppe trasformarsi in una formidabile vettura da corsa, che in questa monografia viene raccontata anche attraverso la testimonianza dei tecnici che contribuirono alla sua realizzazione e dei numerosi piloti e navigatori che la portarono in corsa. Al primo ambito appartiene l’ing. Sergio Limone che fece parte del team di tecnici chiamati a definire il progetto 131 Abarth Rally. Nel secondo gruppo figurano invece nomi altisonanti come quelli di Maurizio Verini, Michèle Mouton, Gigi Pirollo, Fabrizio Tognana, Dario Cerrato, Lucky Battistolli, tutti personaggi che, a diversi livelli, contribuirono a rendere la Fiat 131 Abarth una fra le vetture da rally più gloriose di sempre con tre titoli iridati in bacheca: nel 1977, 1978 e 1980.
Fiat 131 Abarth è la storia di una sfida figlia di un progetto industriale ambizioso. E’ quello della Fiat 131 Mirafiori destinata a un’utenza familiare. Sostituisce la 124 con un pacchetto e una gamma decisamente più moderni e attuali. Della 124 riprende anche la destinazione rally.
Cesare Fiorio, ora leader dell’organismo unico che gestisce l’attività sportiva di Fiat, Lancia e Autobianchi sa bene quanto le corse “facciano vendere” e deve rassegnarsi a mettere in soffitta il fenomeno Stratos, che potrebbe continuare a vincere con facilità altri campionati mondiali a favore della nuova nata. Operazione non facile vista la natura “turistica” della berlina. Gli ingegneri dell’Abarth e il collaudatore Giorgio Pianta vengono messi sotto pressione ed è accantonata anche la promettente X1/9. Al Giro d’Italia 1975, Pianta porta al successo il prototipo Abarth SE 031 raccogliendo dati preziosi sul telaio e sospensioni (il motore è un sei cilindri di tre litri e mezzo ripreso dalla 130).
Il lavoro procede speditamente, tanto che il 25 ottobre di quell’anno Giorgio Pianta porta all’esordio nel Rally dei 100.000 Trabucchi a Saluzzo la “vera! 131 Abarth, in versione prototipo non ancora omologata, che sarà costretta dal ritiro. Passano poche settimane e al Rally delle Valli Piacentine arriva prima vittoria per merito di Fulvio Bacchelli.Nel mese di marzo 1976 sono finalmente pronte le 400 unità della Fiat 131 Rally necessarie per l’omologazione in Gruppo 4. Il “Trentuno” può ora correre nei grandi rallies. Markku Alen vince il Rally dell’Isola d’Elba, valido per il campionato europo ed italiano, e il 1000 Laghi mondiale. Parte l’assalto al campionato mondiale ‘77 che in cinque mosse- Portogallo. South Pacific. Quebec, Sanremo e Corsica arriva Torino. Rivale della Fiat è l’Escort, la world car diEscort, che esce sconfitta, e allenta la presa nel ‘78, quando il “Trentuno” conquista un facile bis.
Vinti due titoli, il ‘79 è un anno di pochi impegni, poi nell’’80 come vede la possibilità la Fiat 131 dà ancora la paga agli avversari e conquista la medaglia del terzo mondiale.
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