Descrizione prodotto
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1952 212 Inter Ghia coupé s/n 0233 EU/0191 EL. La nostra auto di copertina numero 263 ha una storia molto interessante, che risale a quando fu venduta nuova direttamente dall’esposizione Ferrari al Salone di Parigi dell’ottobre 1952 al dittatore militare argentino, il generale Juan Domingo Perón. Questa deliziosa e lussuosa 212 Inter con carrozzeria Ghia coupé, un’auto unica nel suo genere basata su un telaio in acciaio tubolare ellittico saldato dalla Gilco di Milano, è un’auto molto antica. Infatti, all’epoca in cui fu costruita, la Ferrari aveva prodotto solo circa 170 auto. Incredibilmente, considerando lo status del suo primo proprietario, far arrivare la Ferrari in Argentina non fu così semplice, a causa delle tasse, dei dazi e delle tariffe imposte sulle nuove auto importate nel paese. Nemmeno Perón riuscì a evitarle. Così, come faceva periodicamente per aiutare un cliente importante, Enzo Ferrari accettò di cambiare il numero di serie della Ferrari coupé di Perón in modo che potesse essere importata in Argentina a un prezzo più basso come veicolo usato. Così, dopo il Salone di Parigi, la 212 fu restituita alla fabbrica e il suo numero di serie originale, 0233 EU, fu scambiato con quello, 0191 EL, originariamente assegnato a una 212 Ghia Cabriolet precedentemente venduta e immatricolata. Quella piccola manovra trasformò immediatamente la Ferrari di Perón in un veicolo usato più vecchio che poteva essere facilmente importato a Buenos Aires. Quando Perón fu costretto a lasciare il suo paese, lasciò la 212 alle spalle.
Dopo diversi altri proprietari e un paio di restauri mal eseguiti, nel 2019 entrò nella sua attuale collezione americana e il suo nuovo proprietario ne cambiò il destino, riportando l’auto, con attenzione fino all’ultimo dettaglio, alla sua configurazione originale. Questi sforzi hanno portato a un Best of Show al Palm Beach Cavallino Classic del 2024 e a un secondo posto di classe al Pebble Beach (con un punteggio di 100 punti!), e, naturalmente, a una copertina su Cavallino….
Profilo: 2008 612 Scaglietti s/n 146842. Prima della FF e della GTC/4, in cima all’albero di produzione principale della Ferrari c’era la 612, un’auto che dava priorità a curve, discrezione e sottigliezza. Entrò nel mercato con un compito arduo: a parte il fatto che la sua predecessora, la 456, era molto amata, doveva essere non solo veloce, ma anche utilizzabile.
Le fu dato il nome Scaglietti in omaggio a Sergio Scaglietti e alla sua importanza nella storia della Ferrari, sia come carrozziere che come amico personale di Enzo. È stata disegnata da Pininfarina, sotto la direzione di Lorenzo Ramaciotti, da Ken Okuyama, che si è ispirato alla 375 MM che Roberto Rossellini aveva commissionato per sua moglie, Ingrid Bergman. Nel 2011 la Ferrari ha detto basta alla 612 Scaglietti, avendo costruito un totale di 3.025 esemplari. Mai prima d’ora il Cavallino aveva esaminato in modo così dettagliato la storia di questo modello, per molti l’ultima delle GT con motore anteriore V12 dalle forme pure ed eleganti.
Link to the main feature: è dedicato all’uomo dietro lo stile della 612 Scaglietti e anche di molte altre Ferrari: Lorenzo Ramaciotti. Questo ingegnere nato a Modena è entrato a far parte della Pininfarina subito dopo l’università e ha guidato il team di progettazione per i successivi 30+ anni.
The Collector: questa nuova rubrica non sarà un’eccezione per la rivista, poiché abbiamo già convinto diversi collezionisti di Ferrari a raccontarci di sé, della loro visione e delle auto che amano di più. Iniziamo la serie con Anne Brockinton Lee, alla guida di una delle più importanti collezioni di auto d’epoca al mondo, che comprende numerose Ferrari, per lo più pezzi unici, e un buon numero di esemplari acquistati nuovi all’epoca dal suo defunto marito Bob Lee. Essendo sempre stata interessata alle auto, la signora Lee non solo ha continuato a gestire la collezione e il team di tecnici che si occupa delle auto, ma ha anche girato il mondo per mostrarle agli eventi, dove di solito la si vede con uno dei suoi cappelli distintivi. E ancora oggi, ogni tanto le piace aggiungere un bel pezzo alla collezione. Una lettura obbligata…
Drive them: In questo numero, parliamo di un viaggio di 15.000 miglia in Scandinavia intrapreso da una 458 Spider del 2012 (molte delle quali su strade sterrate) e diamo un’occhiata anche a una 812 Superfast del 2021 che, usata quotidianamente negli Stati Uniti, ha percorso 77.000 miglia in soli quattro anni. Il legame tra i due? Il divertimento che stanno regalando ai loro proprietari…
Corsa: si concentra sulle gare dalla 10 alla 16 della stagione 2024 di F1, tra cui la vittoria di Charles Leclerc a Monza e la gara WEC di San Paolo.
Eventi si concentra sulla Monterey Car Week e offre uno sguardo privilegiato al Pebble Beach Concours of Elegance and Tour e al The Quail Gathering, e fornisce tutti i risultati e i numeri di telaio della Ferrari. Ci concentriamo in particolare sulla mostra Casa Ferrari a Pebble Beach, una celebrazione del 70° anniversario della Ferrari in Nord America. Dall’altra parte dell’oceano, abbiamo il report del Goodwood Festival of Speed.
Infine, come sempre, Cavallino vi offre le voci di diversi editorialisti, che discutono di una varietà di argomenti, nonché un elenco completo e aggiornato dei valori di mercato della Ferrari (anche degli ultimi modelli) compilato da specialisti che analizzano i valori e le tendenze di mercato delle diverse auto Ferrari.