Descrizione prodotto
In un’epoca di forti contrasti sociali, dentro e fuori gli stabilimenti, l’Alfettina nasce dall’esigenza di trovare un’erede all’affermazione della Giulia, una vettura le cui doti tecniche hanno portato all’Alfa Romeo un successo commerciale senza precedenti.
Rispetto alla più grande Alfetta, l’azienda decide che la sostituta dovrà essere proposta con motori di minor cubatura e finiture, anche in virtù di una crisi che non accenna ad allentare la sua presa. E se tecnicamente lo schema transaxle resta pressoché invariato, dal punto di vista del design, il progetto 116 romperà gli schemi, dividendo l’opinione pubblica per le sue linee forse troppo all’avanguardia.
Indicata come il “cuneo sportivo”, verrà presto criticata dalla stampa di settore per il suo “sedere di anatra”, ovvero il caratteristico terzo volume pensato da Ermanno Cressoni, all’epoca in forza al Centro Stile Alfa Romeo. Quella soluzione, invece, avveniristica e ripresa con gli aggiornamenti delle serie successive, rappresenta oggi il punto di forza del modello: moderno, agile e divertente, con un’ampia gamma motori, dal più piccolo 1.3 sino ai più rari 2.0 Turbodiesel e 2.0 Turbo benzina preparato dall’Autodelta.
Una storia tutta da scoprire, quella della Giulietta 116, vettura democratica in grado di stregare con il suo fascino tutte le classi sociali, venendo impiegata sia dalle Forze dell’ordine che dalla malavita, con gesta che verranno riprese in diverse pellicole cinematografiche, poliziottesche ma anche comiche, oggi divenuti autentici cult.